La Pietra di Bismantova è un imponente massiccio roccioso situato nell’Appennino reggiano. La sua forma particolare, che a me ricorda vagamente quella di Uluru in Australia, la rende un elemento distintivo del paesaggio, diventando così un vero emblema di questi luoghi. Grazie alla sua bellezza e unicità, è una meta ideale per escursionisti e amanti dell’arrampicata.
Un ritrovo per escursionisti e scalatori
Appena ho avuto l’opportunità, ho deciso di fare un’escursione alla Pietra di Bismantova. Questo luogo ha un’atmosfera speciale, un vero e proprio punto di incontro per escursionisti e scalatori che si sfidano sulle sue ripide pareti. Quest’anno è stata aperta una nuova via di salita, attirando sempre più appassionati di arrampicata. Una cosa che mi ha particolarmente colpito è stata la grande presenza di giovani, che sembrano trovare qui un luogo di ritrovo e avventura.
Il panorama incredibile della Pietra di Bismantova
Già alla base della Pietra di Bismantova, il panorama è straordinario, ma è dalla cima che si può godere di una vista a 360 gradi sull’Appennino reggiano, compreso il Monte Cusna. La salita non è particolarmente faticosa e ben segnalata, e il panorama ripaga ogni sforzo, invitando a numerose soste per ammirare il paesaggio e osservare gli scalatori che raggiungono la vetta.
Il percorso escursionistico: da Carnola alla cima
Partendo da Bologna, abbiamo deciso di parcheggiare nella zona di Carnola, un’area non custodita e gratuita. Da lì, abbiamo imboccato il sentiero CAI 698, che ci ha condotti al Ginepreto, dove si trovano una graziosa chiesetta e un agriturismo. Questo tratto iniziale è particolarmente suggestivo grazie al contrasto tra il verde del sentiero e la parete rocciosa a strapiombo.
Al primo bivio importante, abbiamo preso il sentiero CAI 697 a destra, con destinazione Campo Pianelli, una superficie pianeggiante che conserva tracce di insediamenti preistorici. Proseguendo lungo il perimetro della montagna, senza accorgersene si sale fino alla cima, dove il panorama ripaga ampiamente delle fatiche.
La discesa: un tuffo nella storia e nella natura
La discesa non è meno affascinante della salita. Lungo il percorso si incontra un antico Eremo, decorato con affreschi risalenti al XV secolo, oltre a numerose formazioni rocciose, testimonianza di varie conformazione ed antichi crolli. L’escursione termina alla Foresteria, ricavata da un edificio agricolo che ingloba una suggestiva parete di roccia arenaria.
Ritorno al punto di partenza
Una volta concluso l’itinerario, ci si ritrova al primo bivio menzionato all’inizio, da cui è possibile riprendere il sentiero CAI 698 per tornare al parcheggio. In totale, il percorso copre circa 12 km, con un dislivello di 700 metri, perfetto per chi, come noi, ama camminare e immergersi completamente nella natura.
In conclusione, la Pietra di Bismantova è una destinazione imperdibile per chiunque desideri esplorare il cuore dell’Appennino reggiano, combinando avventura, natura e un tuffo nella storia.
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