I Monti Sibillini nell’Italia centrale sono un concentrato di sentieri che si snodano tra foreste, canyon rocciosi e siti storici. Uno dei trekking più affascinanti di questa regione è quello delle Lame Rosse ed a seguire la Grotta dei Frati , due siti unici che rivelano la bellezza naturale e culturale della zona. Lame Rosse è conosciuta come il “Grand Canyon marchigiano” per le sue sorprendenti formazioni rocciose rosse, mentre la Grotta dei Frati offre uno sguardo intrigante sulla vita dei monaci che un tempo cercavano rifugio in questa grotta remota.
Punto di partenza: Lago di Fiastra e sentiero 335
Il trekking verso Lame Rosse e Grotta dei Frati inizia al Lago di Fiastra , un luogo tranquillo circondato da foreste rigogliose e viste sulle montagne. Da qui si intraprende il sentiero 335 , dalla diga del Lago di Fiastra. Questo sentiero offre un facile accesso a entrambe le attrazioni, anche sesuccessivamente richiede un po’ di resistenza e una navigazione attenta, soprattutto in alcuni punti in cui il terreno diventa impegnativo.
Il percorso iniziale: attraverso un tunnel nel bosco
Poco dopo la partenza, il sentiero conduce attraverso un piccolo tunnel che si apre in una fitta foresta. L’ombra fornita dalla foresta offre un inizio rinfrescante all’escursione, soprattutto nelle giornate più calde, rendendolo un passaggio accogliente per escursionisti di tutti i livelli.
L’ultimo tratto verso Lame Rosse: una salita ghiaiosa
Dopo circa 3 km di cammino, il sentiero diventa notevolmente più ripido, ghiaioso e scivoloso. Questo tratto finale verso Lame Rosse richiede calzature robuste e cautela, poiché le rocce smosse rendono la salita impegnativa. Tuttavia, quando gli alberi si diradano e le iconiche scogliere rosse appaiono alla vista, lo sforzo è ampiamente ricompensato.
Arrivo a Lame Rosse: il canyon nascosto d’Italia
Lame Rosse è a dir poco straordinario. Questa formazione naturale unica presenta imponenti pinnacoli di roccia e scogliere rosse vibranti, scolpite da millenni di erosione. I colori vivaci e le texture aspre creano un paesaggio che sembra quasi ultraterreno, facendo guadagnare a Lame Rosse la sua reputazione di “canyon delle Marche”.
I visitatori spesso si fermano qui per ammirare il paesaggio, scattare foto e meravigliarsi della geologia insolita dei Monti Sibillini. Sebbene questo sia un punto di sosta popolare, coloro che desiderano esplorare ulteriormente possono continuare lungo il sentiero per raggiungere un luogo ancora più appartato, la Grotta dei Frati.
Proseguimento verso la Grotta dei Frati
Mentre molti visitatori tornano indietro dopo aver visitato Lame Rosse, il sentiero oltre diventa molto più tranquillo, offrendo una pacifica immersione nella natura. Il sentiero per la Grotta dei Frati si snoda attraverso fitti boschi, creando un’atmosfera serena. In questa tappa del percorso posso dire per esperienza personale che si incrociano più cinghiali che gli altri escursionisti.
Verso la grotta: la discesa finale
Dopo aver seguito il sentiero forestale si raggiunge un bivio segnalato con un cartello che indica la Grotta dei Frati . Questa parte del sentiero devia in una ripida discesa, che può essere impegnativa a causa del terreno irregolare. Sebbene gestibile, è essenziale prendersi il proprio tempo su questo sentiero, soprattutto in condizioni di bagnato o scivoloso.
La Grotta dei Frati: un sacro rifugio per i monaci
La Grotta dei Frati è un’affascinante cavità rocciosa che si estende per 47 metri nella montagna. Questa grotta ha una lunga storia, fungendo da luogo di solitudine e riflessione per i monaci benedettini e in seguito francescani, che la usarono come eremo per anni. Nel cuore della grotta, i visitatori troveranno un piccolo altare, un ricordo del passato sacro del sito.
Godersi un momento di riposo
Fuori dalla Grotta dei Frati, c’è una piccola sporgenza con una croce e una panchina, che offre un posto perfetto per fermarsi, gustare un pranzo al sacco e immergersi nell’ambiente circostante. Questo tranquillo rifugio offre viste panoramiche sulla valle sottostante, rendendolo un posto preferito per coloro che intraprendono l’escursione completa.
Completamento del giro: il percorso di ritorno sul sentiero 342
Inizialmente, il piano era quello di completare il giro ad anello usando il sentiero 342 , che ti riporterebbe al punto di partenza. Tuttavia, questa sezione ha visto alcune interruzioni dovute ai danni del terremoto e numerosi sono gli attraversamenti del fiume ma in questa stagione è meglio evitare per le temperature ed i livelli dell’acqua alti. Per queste ragioni abbiamo ripercorso a ritroso il sentiero.
Ritornare sui propri passi: la risalita verso l’alto
La discesa alla Grotta dei Frati è stata gestibile, cosè come la salita di ritorno con un maggiore sforzo. Questa escursione in salita può sembrare impegnativa, quindi il ritmo e le numerose pause per l’acqua sono essenziali. Nonostante la sfida, il ritorno offre opportunità di apprezzare il percorso da una nuova prospettiva, con viste panoramiche verso il Lago di Fiastra.
Ultima tappa: Sentiero naturalistico del Lago di Fiastra
Tornati alla diga abbiamo proseguito per il Sentiero natura del Lago che lo costeggia. Questo sentiero rilassante consente una dolce passeggiata che ci ha riportato all’area di parcheggio vicino a San Lorenzo al Lago , dove abbiamo lasciato il nostro camper.
Questo percorso ha una lunghezza di 18km con un’ascesa totale di 2260 mt. Fra camminata, foto e soste varie ci abbiamo impegnato circa 7 ore.
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